Come salvare una pianta che è stata annaffiata troppo

Oggi vi aiuteremo a salvare una pianta che è stata annaffiata troppo. Non sempre ci si riesce, ma a volte è possibile.
Come salvare una pianta che è stata annaffiata troppo

Ultimo aggiornamento: 06 gennaio, 2021

Uno degli errori più comuni di chi ama il giardinaggio è quello di non calcolare bene la quantità di acqua di cui hanno bisogno le piante. Pertanto, in questo articolo vi diremo come salvare una pianta che è stata annaffiata troppo.

Seguendo alcuni semplici passaggi, la pianta che amate tanto sarà più bella di prima. Leggete con attenzione e munitevi di guanti e degli strumenti necessari perché è arrivato il momento di mettersi a lavoro.

Cosa succede ad una pianta che è stata annaffiata troppo?

Madre e figlia che annaffiano una pianta.

Quello che succede quando si annaffia troppo una pianta è che non riesce a scambiare correttamente i gas con l’atmosfera ed assorbire tutti i nutrienti necessari di cui ha bisogno per vivere. Questo processo è noto come asfissia radicale.

Un’altra conseguenza dell’eccesso di acqua e della mancata ossigenazione è che i funghi possono attaccare le radici delle piante. Di solito, in questi casi il problema è che ci vuole molto tempo prima di rendersene conto. A questo punto, anche il migliore dei fungicidi serve a ben poco.

I sintomi delle piante da tenere sotto controllo

Per salvare una pianta che è stata annaffiata troppo, bisogna prima di tutto osservarla attentamente. Quando siete sicuri che il problema sia l’eccesso di acqua, potete mettere in pratica l’intera procedura per salvarla. Ma prima dovete essere sicuri al cento per cento che il problema sia questo.

I principali sintomi che la pianta può presentare sono:

  • Non vi sono nuove gemme.
  • La pianta è debole.
  • Le foglie crescono molto lentamente.
  • La pianta ha un colore giallastro o brunastro.
  • Foglie e fiori cadono con più frequenza.
  • Il substrato del terreno appare compatto ed ha una tonalità verdastra.
  • La base dello stelo si restringe.

Bisogna valutare questi sintomi con estrema attenzione, perché molti di essi sono gli stessi delle piante che hanno ricevuto poca irrigazione. Quindi, prima di prendere delle misure drastiche, bisogna controllare lo stato del terreno. Per farlo, dovete inserire le dita in profondità nel terreno e verificare se è bagnato o asciutto.

Come salvare una pianta che è stata annaffiata troppo

Pianta grassa in vaso.

Quando avrete verificato che il problema della pianta è l’eccesso di acqua, dovete mettervi all’opera per cercare di salvarla. Purtroppo, non sempre ci si riesce. Ci sono alcuni tipi di piante che sono particolarmente sensibili al ristagno idrico ed in genere non reagiscono bene come le piante grasse. È meglio saperlo prima per non avere delle grosse delusioni.

1. Asciugate la pianta

Per cercare di salvare la pianta, la prima cosa da fare è rimuovere l’umidità in eccesso. Per fare questo, bisogna toglierla dal vaso, rimuovere tutta la terra dalle radici e lasciare asciugare la pianta all’aria per almeno dodici ore. In questo modo, le radici riprenderanno a respirare.

2. Come salvare una pianta: verificate lo stato delle radici

Quando avrete eliminato l’umidità in eccesso, potrete verificare lo stato delle radici. Questo è il momento più importante. Lo stato delle radici ci dirà se la pianta potrà continuare a vivere o no.

Se le radici sono bianche, significa che sono sane. Se invece sono nere o presentano marcescenza, bisognerà potarle e pulirle prima di ripiantare nuovamente la pianta.

Vi consigliamo di utilizzare un altro vaso al posto del precedente perché potrebbe avere i funghi. Tuttavia, se vi piace il vaso che avevate, potete lavarlo e disinfettarlo per eliminare i possibili funghi invasori.

Inoltre, per sicurezza, potete applicare un fungicida sulle radici se notate delle tracce di funghi. Da Leroy Merlin ne trovate di diversi tipi.

3. È arrivato il momento di trapiantare

Per salvare una pianta irrigata troppo, è fondamentale darle una nuova prospettiva di vita. Per far questo, bisogna trapiantarla usando della terra nuova ricca di sostanze nutritive. Ripiantate la vostra pianta in un nuovo substrato in modo che possa crescere correttamente.

Il nuovo vaso deve poter drenare bene l’acqua, solo in questo modo potrete evitare ristagni. Deve essere fornito di un foro alla base in modo da poter rimuovere l’acqua in eccesso. Questo vaso di Ikea è ideale per questo scopo.

Un consiglio: evitate di dare subito dei fertilizzanti dopo il trapianto nella nuova terra. Le radici delle piante sono molto sensibili e potrebbero essere danneggiate dalle troppe sostanze nutritive presenti tutte in una volta nel terreno.

Informatevi sulle cure specifiche richieste da ogni specie di pianta. Solo in questo modo potrete godervi le vostre ore di giardinaggio senza danneggiare le vostre piante.