Clorofito, una pianta per purificare l'aria

Il clorofito è una pianta molto bella, la cui caratteristica principale è quella di purificare l'aria. Scoprite le diverse varietà e non esitate ad averne una tutta vostra.
Clorofito, una pianta per purificare l'aria

Ultimo aggiornamento: 18 aprile, 2022

Se state iniziando ad appassionarvi al mondo delle piante, dovete assolutamente conoscere il clorofito. Questa è la pianta perfetta con incredibili benefici. Infatti, è molto apprezzata perché ha la capacità di purificare l’aria in meno di 24 ore.

È anche conosciuto come legame d’amore, cattiva madre o con il suo nome scientifico Chlorophytum comosum. Si distingue per avere foglie lunghe, molto verdi con piccole strisce gialle e bianche. È originario dell’Africa e dell’Asia, ma è coltivato quasi ovunque nel mondo.

La sua bellezza e la sua capacità depurativa lo hanno reso molto popolare tra gli amanti delle piante e anche tra coloro che non lo sono. Volete saperne di più? Continuate a leggere!

Il clorofito e le sue caratteristiche

Purificatore d'aria - Chlorophytum

Tra le caratteristiche principali del clorofito troviamo le sue dimensioni, che non superano i 60 centimetri di altezza. Per questo motivo, è ideale tenerlo in piccoli appartamenti o in piccoli ambienti che necessitano di un supporto per purificare l’aria. Ciascuna delle foglie è lunga tra 15 e 75 centimetri ed è spessa solo 2 centimetri.

Lo vediamo spesso in diverse tonalità di verde, ma ha dei bei fiori piccoli e bianchi. Sono la combinazione perfetta! A questo si aggiunge che è una pianta molto facile da curare e “grata”, come direbbero le nonne. Si adatta agli ambienti umidi come il bagno e la cucina e richiede un’irrigazione moderata.

Purifica l’aria

La caratteristica principale del clorofito e il motivo per cui è così popolare è che è un ottimo purificatore d’aria, come dimostrato da studi scientifici. Ha il potere di rinnovare l’aria negli spazi che vengono contaminati dal monossido di carbonio.

Questa pianta è così efficace che si dice elimini fino al 96% del monossido di carbonio negli spazi contaminati e, soprattutto, riesce a farlo in circa 24 ore.

Il clorofito si può mangiare?

E’ una pianta che, oltre a purificare l’aria, possiede flavonoidi e bufadienolidi, composti che aiutano a ridurre l’invecchiamento dell’organismo. Questo rende normale chiedersi se può essere mangiata. Ebbene, è stato scoperto che sì: con le sue foglie si possono preparare tè o infusi benefici per la salute.

Per preparare queste bevande non vi resta che mettere a bollire un po’ d’acqua, spegnere quando raggiunge il bollore e aggiungere le foglie. Lasciar riposare un po’ e consumare. Le vaporizzazioni possono essere effettuate anche seguendo lo stesso processo, ma invece di bere l’infuso, l’aria calda viene inalata.

I 4 tipi di clorofito

Clorofito – nastro

Come molte piante, il clorofito ha un’ampia varietà di specie e si stima che ce ne siano circa 200. Tuttavia, nomineremo le quattro più conosciute:

  • Chlorophytum comosum Variegatum: è una specie a nastro che presenta bellissime foglie verdi con un bordo bianco o verde molto chiaro;
  • Chlorophytum comosum Pictoratum: questo tipo di nastro ha qualcosa di diverso e cioè che le sue foglie sono un po’ più scure delle altre. Verde intenso che si sposa molto bene con il giallo. Si distingue anche per avere una crescita più lenta, rispetto agli altri del suo genere;
  • Chlorophytum comosum Vittatum: le sue foglie sono un po’ piegate e la crescita è un po’ lenta;
  • Chlorophytum comosum Capense: ciò che distingue questa specie dalle altre è che le sue foglie sono leggermente più larghe.

Come bisogna prendersene cura?

Il clorofito è così facile da curare che un giardiniere alle prime armi può coltivarlo con successo. L’unica cura specifica che richiede riguarda l’esposizione alla luce: deve essere tenuto al riparo dalla luce solare diretta in modo che le sue foglie non secchino. Idealmente, dovreste posizionarlo in ambienti chiusi e umidi come il bagno.

Inoltre, tenete presente che per garantire la crescita ottimale della vostra pianta, dovete tenerla ad una temperatura massima di 30 gradi Celsius. La pianta resisterà a temperature basse, ma mai superiori a quelle menzionate. Per quanto riguarda l’irrigazione, questa dovrebbe essere moderata, assicurandovi che il substrato sia sempre bagnato.

Infine, per quanto riguarda il fertilizzante, è sufficiente applicarlo in primavera o in estate, ogni due settimane. Siete pronti a coltivare in casa il vostro primo clorofito? Provateci e non ve ne pentirete.