Tipi di piano cottura in vetroceramica per la cucina

Confrontare i prezzi, valutare il risparmio energetico e la possibilità di usare dispositivi di protezione sono alcuni aspetti da prendere in considerazione nella scelta di un piano cottura in vetroceramica. Questo articolo illustra le categorie principali.
Tipi di piano cottura in vetroceramica per la cucina

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2018

Nell’arredamento della cucina un aspetto da prendere sempre in considerazione è il tipo di piano cottura in vetroceramica che si desidera utilizzare. Questa scelta può comportare molti dubbi relativi a prezzi, consumi e modalità di utilizzo. Inoltre, stiamo parlando di un settore che si è evoluto molto in tempi recenti.

Come sappiamo, esistono molti tipi di piano cottura. Alcuni esempi includono piastre a GPL, a metano o elettriche. Tuttavia, attualmente la tipologia più utilizzata è il piano cottura in vetroceramica. Ci concentreremo su questi ultimi e ne illustreremo le principali tipologie. Nella maggior parte dei casi, il sistema è costituito da un vetro posto tra la fonte di calore e la pentola contenente il cibo da riscaldare.

Un grande vantaggio della vetroceramica è che si tratta di un materiale molto facile da pulire. Inoltre, questi piani cottura sono dotati di indicatori che segnalano quando la superficie è ancora calda dopo lo spegnimento e alcuni consentono anche di impostare un limite di tempo per lo spegnimento automatico. Pertanto, promuovono il risparmio energetico e riducono il rischio di incendio.

Piano cottura in vetroceramica radiante

Si tratta dei tradizionali piani cottura in vetroceramica. In questo tipo di piano cottura il calore si espande a tutto ciò che circonda il piano. Il calore viene generato attraverso un sistema di radianti, attraverso il quale si forma una resistenza; questa provoca un aumento di temperatura e tutto ciò che viene posto sulla piastra viene riscaldato.

Con questi piani è possibile utilizzare pentole di qualsiasi tipo per cucinare, diversamente dai piani a induzione.

I piani radianti sono il modello più vecchio, ma anche il più economico. Per pulirli talvolta è necessario raschiare un po’ la superficie con un apposito raschietto.

vetroceramica radiante

Piano cottura in vetroceramica a induzione

I piani a induzione stanno diventando sempre più diffusi e sono i più moderni. In questo caso la piastra non genera calore, bensì un campo energetico che produce energia. Per ottenere questo effetto le piastre contengono delle bobine.

Con questi piani è necessario utilizzare pentole in ferro o acciaio, progettate appositamente e dotate di un fondo piatto, liscio e spesso. Quando il fondo viene a contatto con il campo elettromagnetico, il calore si trasmette all’interno della pentola, riscaldando il cibo.

Un vantaggio di questi piani cottura è che il vetro si riscalda appena; ciò facilita la pulizia della piastra ed evita rischi di scottatura anche per i bambini più piccoli. Ad esempio, se si rovescia un liquido, basterà rimuoverlo passando un panno e non si sentirà odore di bruciato.

Inoltre, se vi distraete e non spegnete la piastra, non accadrà nulla se non ci è rimasto qualcosa sopra. Se si usa una pentola più piccola della piastra, la superficie riscaldata si limiterà alla forma della pentola, evitando così la perdita di calore che si verificherebbe in altri casi.

Piano cottura in vetroceramica elettrico

In questi piani cottura una resistenza elettrica viene posizionata sotto la superficie in vetro e il calore viene regolato automaticamente, poiché viene controllato tramite un termostato che, a sua volta, dipende dalla corrente.

Il principale vantaggio di questi piani sono i costi contenuti. Alcuni modelli sono dotati di meccanismi di protezione dal surriscaldamento.

Piano cottura in vetroceramica a gas

Questi piani funzionano a GPL e hanno accensione automatica. Dispongono di valvole responsabili della regolazione del flusso di gas, che viene bloccato o lasciato passare.

Quando è possibile, non scegliete quelli che necessitano di fiammiferi, bensì quelli ad accensione elettrica. Nei modelli più recenti i fiammiferi non si usano più. Questi piani consumano poca energia, ma sono poco efficienti. Il vantaggio è che sono abbastanza facili da pulire.

Sotto il vetro vengono posizionati bruciatori con celle a nido d’ape.

Come potete vedere, le opzioni sono molto varie. È sufficiente valutare tutti i pro e i contro e tenere in considerazione le vostre esigenze quotidiane e lo stile della vostra cucina e della casa: più lussuosa? Più rustica? Le possibilità sono infinite!

Inoltre, il settore sta attraversando una fase di innovazione. Discostandosi un po’ dalla tradizione, in questi ultimi anni l’automazione è stata applicata anche in questo campo portando alla realizzazione delle prime cucine smart.